Dopo New York, Parigi, Pechino, Buenos Aires e almeno altri 70 paesi nel mondo, arriva in Italia il primo esclusivo Starbucks Milano.
Il colosso americano del caffè, che ha fatto della bevanda più diffusa al mondo un business milionario, approda finalmente nel Belpaese. Dimenticate lo stile minimalista e le bevande servite in bicchieroni di carta. Il primo punto vendita in Italia è un vero e proprio store di lusso.
Nel centro storico di Milano a due passi dal Duomo, sorge, tra palazzi storici e locali alla moda, la Starbucks Reserve Roastery più grande e trendy d'Europa.
Tutto nasce nel 1983, quando l'allora direttore marketing di Starbucks, Howard Schultz, in viaggio d'affari a Milano, rimase affascinato dall'atmosfera magica di quella città: i locali, la gente, le abitudini, la degustazione del caffè e la filosofia di vita che si nasconde dietro quel rito quotidiano. È proprio la cultura dell’espresso che ha ispirato Howard Schultz nella creazione della Starbucks Experience.
Nel 1987 infatti acquista il gruppo e mette in atto la sua idea: ricreare per i suoi clienti l'esperienza vissuta nei locali milanesi.
Dopo 35 anni, 78mila punti vendita, oltre 350mila dipendenti e 100 milioni di clienti a settimana, Starbucks Milano nasce dove tutto è iniziato, ma Schultz dichiara ancora di essere di fronte al «sogno che si sta avverando».
Un tributo alla cultura italiana del caffè: così la definiscono in casa Starbucks la nuova sede di Piazza Cordusio. Quello che ha aperto nel capoluogo meneghino infatti non è un vero e proprio Starbucks, ma una gigantesca torrefazione chiamata Reserve Roastery.
All'esterno non troviamo la tradizionale insegna di colore verde che raffigura la sirena bicaudata, ma una più sobria e discreta scritta ed un patio con eleganti siepi e rampicanti sempreverdi.
Al suo interno, oltre 2300 metri quadri che ospitano un vero e proprio impianto di torrefazione, con macchinari per la tostatura e l'estrazione del caffè a vista. Tra una fitta rete di tubi metallici, marmi pregiati ed oggetti di design, un grande bar con una vasta selezione di miscele Reserve e la panetteria artigianale a cura di Rocco Princi. In più una balconata panoramica con ampie sale relax ed uno spazio per gustare aperitivi e cocktail. Il tutto ovviamente curato nei minimi particolari.
Il design del locale porta la firma di Liz Muller, chief design officer di Starbucks. Italiana è invece la mano artigiana di Solari, che ha disegnato la lavagna verde della Roastery, sulla quale si potranno leggere i nomi delle varietà di caffè disponibili.
Dopo Seattle e Shanghai, apre a Milano una Starbucks Reserve Roastery. Una vera e propria torrefazione, che offre ai clienti miscele di caffè pregiato provenienti da ogni angolo del mondo
Starbucks Italia offre un menù diverso da quello a cui siamo stati abituati dalla multinazionale. Niente Frappuccino e beveroni americani, largo a birra, aperitivi e long drink. Al posto dei bicchieroni bianchi ci sono tazze minimaliste, in cui vengono servite una varietà di miscele dai nomi italiani. Ma a quale prezzo?
Espresso |
1,80 euro |
Marocchino |
3,50 euro |
Caffè d'orzo |
3,50 euro |
Cappuccino |
4,50 – 5,50 euro (a seconda delle dimensioni) |
Caffè americano |
4,50 – 5,50 euro |
Latte macchiato |
4,50 – 5,50 euro |
Novità assoluta è la preparazione di alcune miscele lavorate con l'azoto liquido, prezzate tra i 6 e i 7 euro, mentre per le Cold Brew, bevande estratte a freddo, il prezzo si aggira intorno ai 4 euro.
Gli appassionati di happy hour ed aperitivi pagheranno 7,50 euro per la versione analcolica dei classici Manhattan, Gin Lemon e Long Island. Mentre dalle 18:00 alle 20:00 potranno ordinare in terrazza bevande e cocktail alcolici tra i 12 e i 20 euro.
Il tutto potrà ovviamente potrà essere accompagnato dalle specialità artigianali della panetteria milanese Princi.
Giovedì sera, nell'ex Palazzo delle Poste milanesi, si è tenuto un evento super-esclusivo a porte chiuse. Per l'inaugurazione del primo Starbucks Milano circa 400 invitati, allietati dalle esibizioni di cantanti e ballerini dell’Accademia del teatro alla Scala.
Solo il mattino dopo, una folla di curiosi ha sfidato la pioggia e dato prova di pazienza pur di gustare caffè e dolci Starbucks.
Se per molti si tratta di una novità gradita, non sono mancate le polemiche, in primis per i prezzi troppo elevati rispetto alla media dei bar del capoluogo lombardo.
Il Codacons ha presentato un esposto all'Antitrust «per verificare la correttezza della pratica commerciale posta in essere» da Starbucks. I prezzi praticati sono, secondo il Codacons, «lontanissimi dalla media praticata a Milano dove per un espresso si spende in media 1 euro e 1,30 euro per il cappuccino», contro i prezzi di 1,80 per il caffè e 4,50 per il cappuccino fissati dall'azienda americana.
«Si tratta di tariffe senza dubbio fuori mercato, che possono rappresentare un danno per gli utenti italiani che vogliono provare l'esperienza di consumare un caffè da Starbucks, e devono sottostare a listini decisamente elevati - spiega il Codacons.
«Entro la fine dell'anno arriveranno altri quattro negozi a Milano». Queste le dichiarazioni di Martin Brock, presidente di Starbucks per Europa, Medio oriente e Africa, a Wired.
Secondo le indiscrezioni, uno store sorgerà all'interno dell'aeroporto di Malpensa, uno in centro a Milano, probabilmente in Piazza San Fedele, ed un terzo in Piazza XXV Aprile, tra Corso Como e Corso Garibaldi.
Saranno presto aperte anche le selezioni per personale qualificato, almeno 25 dipendenti per negozio.
Adesso che sai tutto su Starbucks Milano, che ne diresti di un bel caffè?
E il tuo preferito è tra i primi in classifica?
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