Una delle più diffuse e antiche bevande alcoliche al mondo, composta da malto, luppolo, lievito e acqua, cambia forma. Per la prima volta dopo secoli di storia, la birra artigianale diviene completamente eco-sostenibile. Nel cuore dell'Italia, in un birrificio umbro, nasce infatti la prima birra fatta d'aria.
Si chiama “Sans Papiers – Biere de l'air”, la birra artigianale prodotta dai ragazzi del birrificio Flea di Gualdo Tadino: dopo due anni di studio e intense ricerche Matteo Minelli, 37enne fondatore dell'azienda, e gli imprenditori Alessio e Martina Lucattelli producono finalmente la loro prima birra fatta d'aria. Ma come è possibile? Il cuore del processo è un enorme deumidificatore che “cattura” l'aria, ne estrae l'umidità e la trasforma in acqua potabile, ingrediente fondamentale per la produzione di birra artigianale. Inoltre il macchinario preleva tutta l'energia di cui necessita dall'impianto fotovoltaico posto sopra il birrificio ed arriva a produrre circa 1000 litri di acqua potabile al giorno.
“L'ingrediente principale di qualsiasi birra - spiega Alessio Lucattelli, ideatore dell'innovativa macchina - è l'acqua. E così, in un momento in cui la reperibilità di acqua potabile sta diventando globalmente un problema sempre più rilevante, abbiamo pensato di mettere a punto un macchinario in grado di estrarre l'acqua direttamente dall'umidità presente nell'aria".
Il malto e il frumento utilizzati provengono da coltivazioni a chilometro zero, e vengono seguiti metodi di lavorazione del tutto artigianali per una birra che si vuole definire ecosostenibile.
La Sans Papiers è una birra chiara viva non filtrata e non pastorizzata, ad alta fermentazione e rifermentata in bottiglia, a bassa gradazione alcolica, circa il 4,8% Vol. La birra fatta d'aria è molto apprezzata, sia per la sua sostenibilità, ma anche per il suo gusto inedito. Si accompagna molto bene a pietanze di vario genere, ma è adatta anche per essere assaporata da sola fuori pasto.
Attualmente è disponibile in bottiglie da 50 cl e venduta esclusivamente online sul sito ufficiale, sarà poi distribuita in locali, pub e ristoranti, ma anche nel settore della grande distribuzione.
La richiesta è già alle stelle, tanto che il birrificio gualdese, per rispondere a tale domanda, ha avviato dei lavori di ampliamento della fabbrica per portare la capacità produttiva ad aumentare di molto.
“Con Sans Papiers – ha sottolineato Matteo Minelli – il birrificio Flea, grazie alla preziosa collaborazione di Alessio e Martina Lucattelli nella gestione tecnica e commerciale, andrà a rafforzare la propria posizione nel settore della produzione di birre artigianali. L’obbiettivo che ci poniamo è quello di offrire al consumatore un prodotto di eccellenza completamente ecosostenibile che consenta di uscire da modelli di consumo omologanti della società contemporanea. Le opportunità che presenta il mercato sono davvero rilevanti, facendo auspicare, sotto il profilo economico, il raggiungimento di importanti risultati già nel biennio 2018-2019”.
E voi cosa ne pensate di questa birra artigianale fatta d'aria?
E il tuo preferito è tra i primi in classifica?
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